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Sci alpinismo

Le interviste ai protagonisti della SellaRonda

Ecco le dichiarazioni raccolte dopo la gara.

Alba De Silvestro (prima classificata): «Vincere oggi era difficile visto lo stato di forma delle rivali austriache, ma ci siamo riuscite. La gamba dopo le fatiche del Pierra Menta non era delle migliori, ma ci tenevo a centrare una bella prestazione e soprattutto avevo in mente di battere il record. Le condizioni di quest’anno del tracciato non erano veloci, si scivolava tanto in salita e si affondava nelle discese. Quindi dovrò tornare l’anno prossimo».
Giulia Murada (prima classificata): «Sono contentissima per mille motivi. Anzitutto per aver vinto alla prima partecipazione alla Sellaronda, una gara che sognavo da tanto tempo. Per me questa è una stagione difficile e proprio per questo motivo la vittoria vale molto, considerando anche le fatiche del Pierra Menta. Devo ringraziare Alba perché nelle gare a squadre mi dà sempre un aiuto enorme. Mi sono emozionata sulla prima salita verso il Pordoi con tutto il tifo. Oggi ho capito perché la Sellaronda è speciale».
Alex Oberbacher (primo classificato): «Sul Passo Gardena, quando Magnini e Boscacci se ne sono andati ho pensato che ormai la vittoria ci fosse preclusa. Noi comunque abbiamo mantenuto sempre il nostro ritmo, consapevoli che sui tratti pianeggianti potevamo dire la nostra, tant’è che a Corvara vedevamo i frontalini dei leader e quindi ci abbiamo creduto. Sul Campolongo li abbiamo raggiunti e nel cambio ad Arabba siamo stati più veloci. Ci siamo guardati negli occhi con Maximilien e abbiamo provato a forzare, guadagnando un vantaggio poi gestito fino al traguardo. Fantastica prima vittoria nella gara di casa».
Maximilien Drion (primo classificato): «Vincere alla prima partecipazione è un sogno, poi contro avversari forti come gli italiani. La Sellaronda è una competizione che vanta una popolarità continentale e tutti sognano di parteciparvi e di arrivare per primi. Io ci sono riuscito. Fantastico. Devo ringraziare Alex perché mi ha aiutato in gara e per l’accoglienza dei suoi parenti e tifosi soprattutto in Val Gardena. Ho accusato anche dei crampi nelle ultime due salite, ma ho dato il tutto per tutto».
Davide Magnini (secondo classificato): «Sono arrivato in ottima forma al Sellaronda, seppure con lo sforzo del Pierra Menta ancora da smaltire. Sapevamo di avere degli avversari agguerriti nella coppia austriaca, ma pure in Alex e Maximilien. Per questo abbiamo cercato subito di forzare sulla prima salita riuscendo a guadagnare un margine di un minuto, perché sapevamo che i due atleti de La Sportiva sui tratti pianeggianti erano in grado di recuperare. Ma non mi aspettavo andassero così forte. Davvero complimenti a loro per la prestazione e per la tattica. Dopo metà gara Michele, che non era al top per l’influenza dei giorni scorsi, ha iniziato ad avere dei crampi e nelle ultime due salite non siamo riusciti a tenere il loro passo. Complimenti ai vincitori».
Michele Boscacci (secondo classificato): «Oggi non ne avevo proprio. Ho stretto i denti, ma più di così non potevo proprio andare. Purtroppo non ho ancora recuperato dall’influenza della scorsa settimana e con avversari così forti bisogna essere al top».
Oswald Santin (presidente Comitato Organizzatore): «I protagonisti della gara di quest’anno hanno onorato al meglio il 30° compleanno della Sellaronda e pure la figura di chi l’ha inventata Diego Perathoner. Anche per chi ha seguito la nostra diretta streaming è stata una sfida molto combattuta e incerta fra Oberbacher-Drion e Magnini-Boscacci. Come organizzazione siamo soddisfatti, per la partecipazione con numeri importanti e con ben 20 nazioni rappresentate. E poi anche il meteo ci ha aiutato con una serata stellata davvero suggestiva».

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