Cesare Maestri cala la manita alla Ciaspolada
La Ciaspolada numero 50 è di Cesare Maestri. Il forte runner trentino, che partiva da favorito, ha rispettato il pronostico e ha iscritto per la quinta volta il proprio nome nell’albo d’oro della classicissima della Valle di Non, eguagliando il salernitano Luigi Pastore, che fino ad oggi era il plurivincitore per eccellenza della gara di corsa con racchette da neve organizzata dalla Podistica Novella. Sul podio, assieme al classe 1993 di Borgo Lares, sono saliti altri due specialisti della corsa in montagna, due atleti che in passato avevano pure loro già alzato le braccia al cielo a La Ciaspolada, ovvero l’orobico Alex Baldaccini (vincitore di tre edizioni) e Alberto Vender, quest’ultimo al via da campione in carica dopo il successo del 2023, lui che aveva trionfato anche nel 2020.
La sorpresa, invece, è arrivata nella gara femminile, vinta dalla trentina di Vigolo Vattaro Giulia Marchesoni, alla sua prima partecipazione all’evento noneso. Seconda la catalana Celia Balcells Serra, campionessa uscente, terza l’altra trentina Desirée Michelon.
La neve caduta nella giornata e nella notte di vigilia dell’evento ha regalato il tanto atteso tocco di bianco e il meritato scenario alla madre delle gare di corsa con racchette da neve, permettendo al comitato organizzatore guidato da Gianni Holzknecht di proporre un tracciato di 5 chilometri interamente su fondo nevoso, come da tradizione per l’evento noneso.
Gli oltre 2200 partecipanti hanno preso posto nell’accogliente piana dei Pradiei, con l’arrivo posto nel cuore del paese di Fondo. Dopo un primo tratto coperto a velocità controllata, è stato dato il via ufficiale, con Cesare Maestri a prendere subito il comando delle operazioni. Il pluridecorato campione della corsa in montagna ha sfruttato le prime rampe del percorso, a lui particolarmente congeniali, per prendere il largo, incalzato dagli altri due attesi protagonisti di giornata, il bergamasco Alex Baldaccini e il trentino di Pieve di Bono Alberto Vender, che inseguivano rispettivamente la quarta e la terza affermazione nella gara dell’Alta Val di Non. Tagliato fuori dai giochi per la vittoria appena dopo la partenza, invece, uno degli altri candidati al podio, Marco Filosi, costretto al forfait a causa di un guasto a una ciaspola.
Maestri è riuscito a fare il vuoto e si è presentato all’ingresso dell’abitato di Fondo con un margine più che rassicurante. Il forte runner trentino, in gara con i colori dell’Amorini Tsl Team Italia Molinari, si è così potuto concedere una meritata passerella, accolto dagli applausi del pubblico in zona arrivo.
Per il giudicariese si è trattato della quinta vittoria a La Ciaspolada, dopo quelle conquistate nel 2017, 2018, 2019 e 2022. Un successo che ha permesso a Maestri di eguagliare Luigi Pastore, che fino ad oggi era il re dell’albo d’oro con cinque affermazioni (1988, 1993, 1994, 1996 e 1997).
Maestri ha chiuso con il tempo di 17’16” e ha preceduto di 21” Alex Baldaccini (Gs Orobie), con Alberto Vender (Amorini Tsl Team Molinari – Atletica Valchiese) terzo a 52”. Quarta piazza per un altro “aficionado” de La Ciaspolada, il veneziano Filippo Barizza (a 1’55”), con il catalano Oriol Ferré Canellas a completare la top 5, staccato di 2’05”.
Più combattuta la gara femminile, che ha premiato la trentina Giulia Marchesoni, alla prima partecipazione a La Ciaspolada, nonché al debutto assoluto in una corsa con racchette da neve ai piedi. La runner di Vigolo Vattaro, specialista delle skyrace e del trail, ha dato seguito agli ottimi risultati conseguiti nel 2023, trionfando a Fondo al termine di un serrato duello a distanza con la campionessa in carica Celia Balcells Serra e Desirée Michelon.
Presa dimestichezza con le ciaspole, Marchesoni ha sfruttato il primo tratto in salita per prendere il comando delle operazioni e ha poi tirato dritto fino al traguardo. La trentina, che per l’occasione difendeva i colori dell’Amorini Tsl Team Molinari Sport, ha portato a termine la propria fatica in 23’01”, con la catalana Balcells Serra seconda a 13” e Desirée Michelon terza a 58”. Quarta l’altra catalana Georgina Gabarro Morente, quinta la toscana Annalaura Mugno, che in carriera vanta tre vittorie a La Ciaspolada (2019, 2020 e 2022).
Premiati anche i vincitori delle categorie junior e veterani. Nella junior maschile si è imposto Filippo Simoni (Amici del Prosecco) in 27’34”, davanti al trentino Michele Endrizzi (29’44”) e a Samuele Marini (31’20”), mentre tra i veterani maschi il migliore è stato il veneziano Filippo Barizza (19’11”), seguito nella speciale classifica dal tedesco Marco Sturm (19’48”) e da Christian Paolazzi (20’34”). Tra le veterane, invece, affermazione con il tempo di 25’15” per la reggiana Isabella Morlini (vincitrice di tre edizioni de La Ciaspolada, nel 2013, 2014 e 2016). Seconda Simonetta Menestrina (25’56”), terza Mariagrazia Roberti (27’10”), che vinse per quattro anni consecutivi la classica nonesa, dal 2008 al 2011.
Terminata la gara agonistica, si sono succeduti gli arrivi degli oltre duemila camminatori, che hanno scelto La Ciaspolada per concedersi una giornata all'insegna del divertimento, immersi nella natura dell'Alta Val di Non, completamente imbiancata.
Le interviste ai protagonisti della gara
Cesare Maestri (primo classificato): «Quando gli impegni me lo consentono cerco di essere sempre al via de La Ciaspolada, soprattutto quest’anno, visto che si festeggiava la cinquantesima edizione. Per me è arrivata la quinta vittoria e non posso che essere soddisfatto. La neve ci ha dato una mano, ha reso tutto più bello. La mia tattica di gara? Non avevo pianificato un attacco: ho visto che la prima parte del tracciato era in salita, che è il mio pane, quindi ho cercato di approfittarne. L'ultimo chilometro di gara ho cercato di godermelo, anche se stavo facendo fatica, ma il vantaggio era ormai rassicurante. Arrivare a Fondo a braccia alzate è sempre una bella emozione. Tanti mi chiedono perché torno a La Ciaspolada. Credo che questa sia una gara unica, originale, completamente diversa dalle competizioni a cui partecipo abitualmente, e per questo motivo affascinante. C'è una splendida atmosfera e mi piace correre con le ciaspole ai piedi. Parliamo inoltre di una gara che riesce a proporre ogni anno una starting list di alto livello, come accaduto anche quest'anno. Baldaccini e Vender sono atleti con i quali mi confronto abitualmente, runner che sono ai vertici sia a livello nazionale che internazionale. Sono davvero contento per la mia vittoria: la dedico al comitato organizzatore, che anche quest’anno si è superato nonostante le tante avversità».
Giulia Marchesoni (prima classificata): «Vincere La Ciaspolada alla prima partecipazione è un risultato straordinario e impensabile. Non avevo mai corso con le ciaspole ai piedi e devo ringraziare l’amico Antonio Molinari che mi ha stimolato ad indossare il pettorale. Proprio per la mia inesperienza, nelle prime fasi di gara ho usato prudenza, poi ho visto che ero comunque davanti con le altre e nel tratto in salita, che mi è congeniale, ho forzato l'andatura ed ho guadagnato la testa, che poi sono riuscita a mantenere sino al traguardo. Una nuova emozione nel mio percorso agonistico. Sono proprio felice per questa vittoria. Un ottimo inizio di 2024 dopo un 2023 comunque ricco di soddisfazioni».
Celia Balcells Serra (seconda classificata): «Ho tenuto sempre il mio ritmo e sono riuscita a rimanere davanti alla vincitrice fino a quando non è cominciato l’ultimo tratto in salita. Il mio vantaggio è sempre stato minimo e sapevo che non sarebbe stato sufficiente per mettere al sicuro il successo, infatti alla fine Giulia ha trovato qualche energia in più e mi ha superato. Mi sono comunque divertita molto a correre sulla neve e in mezzo a così tante persone felici di esserci, appuntamento al prossimo anno insieme alla nostra squadra catalana, che non mancherà mai qui a Fondo».
Desiree Michelon (terza classificata): «L’anno scorso, alla mia prima partecipazione, mi sono classificata quinta e mi sono divertita, ma volevo fare meglio e ci sono riuscita. È stata una gara dura, che si è decisa alla fine, visto che a 200 metri dal traguardo ero ancora dietro a Georgina Gabarro. È stato bello poter usare le racchette da neve fin dalla partenza e prendere parte ad una vera Ciaspolada, correre in questo modo è più duro e si rischia speso di inciampare, ma dà soddisfazione ed inoltre il paesaggio è molto più spettacolare».
Alex Baldaccini (secondo classificato): «All’invito di Gianni Holzcknecht di essere in gara all'edizione del cinquantenario non potevo dire di no. La Ciaspolada ha un fascino particolare. Quest'anno per me era un’incognita, visto non l’avevo preparata, così come non ho ancora fissato gli obiettivi stagionali. Cesare ha subito perso il largo, io ho cercato di gestirmi, trovandomi in seconda posizione e poi mantenendo un buon vantaggio su Vender. Dopo tre vittorie è arrivato un altro podio a La Ciaspolada, che è decisamente rilevante, considerando anche la lista partenti».
Alberto Vender (terzo classificato): «Correre La Ciaspolada sulla neve, con il collaudato arrivo in centro a Fondo, è sempre un’emozione unica. Essendo il primo impegno sportivo dell'anno, subito a ridosso delle festività natalizie, non è facile percepire la condizione fisica, ma sono soddisfatto della mia prestazione, considerando fra l’altro l’alto livello degli avversari in gara. Io ho cercato di fare il mio ritmo controllando Maestri e Baldaccini, che mi precedevano, e cercando di non farmi staccare troppo. Alla fine ho conquistato un altro podio in questa gara magica. Peccato perché l’idea iniziale era quella di affrontarla assieme all’amico Marco Filosi, che però si è dovuto ritirare subito dopo il via per la rottura di una ciaspola».
Gianni Holzchnecht (presidente Comitato Organizzatore): «Quella appena andata in archivio è stata una delle edizioni più difficili de La Ciaspolada, ha messo a dura prova il nostro Comitato Organizzatore, che anche in questa occasione ha dimostrato di saper sopperire a tutte le problematiche. Il fatto che la neve sia caduta proprio la notte di vigilia della gara ci ha lasciato tante opzioni aperte, soprattutto in ottica tipologia di tracciato, ma pure tanto stress. Alla fine siamo riusciti a proporre un tracciato integralmente con le ciaspole e i tanti complimenti ricevuti dai partecipanti per noi è la cartina di tornasole, che ci ripaga di tanti sforzi. Siamo stati fortunati anche per la finestra senza precipitazioni durante la gara. Quest’anno la benedizione di Don Franco Torresani, nostro infaticabile partecipante, è stata il valore aggiunto».