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Arrampicata

A Daone la Coppa del Mondo bussa alle porte

Mentre la neve cade abbondante sulle montagne trentine, contribuendo a dipingere un panorama particolarmente suggestivo, la macchina organizzativa della tappa italiana dell’Ice Master World Cup lavora a testa bassa per inserire in un contesto tanto favorevole un’edizione della competizione iridata da ricordare. Negli ultimi anni il comitato organizzatore, presieduto da Romolo Ghezzi e coordinato da Riccardo Milani, aveva dovuto fare i conti con temperature anomale per l’inverno daonese e aveva dovuto fare i miracoli per garantire all’evento la spettacolarità che gli viene riconosciuta in tutto il mondo. Questa volta, se il buon giorno si vede dal mattino, anche il clima giocherà a favore dell’evento e allora sarà festa, non solo per chi parteciperà alla competizione sulla parete artificiale di Pracul (le gare si disputeranno dal 16 al 18 gennaio), ma anche per il pubblico e per gli appassionati che avranno modo di partecipare all’happening italiano di arrampicata su ghiaccio (in programma dal 16 al 25 gennaio).

Cresce dunque l’attesa per capire chi succederà nell’albo d’oro a Simon Anthamaten e Petra Müller, i due big che lo scorso anno issarono la bandiera elvetica sull’Ice Climbing Stadium, mettendosi alle spalle rispettivamente l’austriaco Markus Bendler e la vicentina Jenny Lavarda. Anche nel 2009 Daone ospiterà la sola sfida valida per la specialità “difficoltà”, anche in considerazione del fatto che la “velocità” attrae un numero di atleti sempre più esiguo pur richiedendo uno sforzo organizzativo non indifferente per l’allestimento del muro ghiacciato necessario per la prova.
L’ingegnere Maurizio Gallo, che progetta la struttura, proporrà anche quest’anno un percorso rinnovato, tracciato su una parete alta 30 metri lungo la quale saranno distribuite moltissime difficoltà tecniche, passaggi via via più complessi ora su ghiaccio vivo ora in dry tooling (ovvero con appigli artificiali). Come avviene in ogni edizione della Coppa del Mondo, organizzata dalla U.I.A.A., anche quest’anno la tappa trentina ha l’onore di aprire la stagione, che in seguito vedrà gli atleti impegnati a Mojstrana (in Slovenia) dal 22 al 24 gennaio, a Busteni (in Romania) dal 7 al 9 febbraio e a Saas Fee (in Svizzera) dal 14 al 15 febbraio. Lo scorso anno ad alzare la coppa al cielo è stato proprio Anthamaten, che ha preceduto Bendler e l’ucraino Kryvosheytsev, mentre fra le ragazze si è imposta l’italiana Lavarda sulla Müller e sulla russa Kulikova.

La tappa italiana dell’Ice Climbing del 2008 è stata importante anche sul fronte atleti: 120 arrampicatori in rappresentanza di 18 nazioni hanno animato la manifestazione. In particolare, oltre a scozzesi, francesi, spagnoli, tedeschi, svedesi, croati, svizzeri, sloveni, russi, cechi, bulgari, ucraini, austriaci e italiani, hanno preso parte al meeting due ice climber provenienti dalla Corea. Alla luce del continuo successo della manifestazione, l’organizzazione, che mobilita circa 200 persone tra volontari ed enti coinvolti, si attende una partecipazione altrettanto massiccia per la prossima edizione.
«Ad oggi abbiamo già ricevuto iscrizioni sia dalla Corea sia dal Giappone – ci spiega Riccardo Milani – ed inoltre quest’anno stiamo registrando una grande adesione da parte di aziende del settore e non, che conoscono bene la visibilità offerta dal nostro evento».

Numeri record si sono infatti registrati sul fronte dell’attenzione mediatica riservata all’edizione 2008 della tappa trentina dell’Ice Master World Cup, con una copertura che ha interessato anche i quattro mesi successivi all’evento. I media hanno offerto al nostro evento circa il 30% di visibilità in più, pari a circa 26 milioni di contatti se consideriamo le 12 tv nazionali e internazionali presenti all’evento. Inoltre abbiamo registrato un incremento del 13% per quanto attiene agli accessi registrati sul nostro sito web, con oltre 45.000 visite nel solo mese di gennaio.

Una delle novità dell’ottava edizione è rappresentata dagli stage “Neve e Valanghe”, dedicati agli appassionati dello sci-alpinismo e a chi frequenta le montagna con le ciaspole. Non mancherà nemmeno l’educational “La scuola in montagna”, un progetto educativo rivolto ai ragazzi delle scuole medie delle Valli Rendena e del Chiese e della Lombardia che propone percorsi didattici ed esperienze sul campo a contatto con l’acqua, i ghiacciai, i fiumi e la neve. Non resta dunque che attendere il mese di gennaio.

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