Gabrielli e Doliana d'oro nelle finali di Pragelato
Appendice tricolore in quel di Pragelato, dove sono andati in scena le ultime gare che hanno assegnato i titoli italiani senior e under 23. E per il Trentino è tempo di festeggiamenti, visto che sono giunte ben 6 medaglie, delle quali due d’oro con il cavalesano del Centro Esercito Giacomo Gabrielli nella sprint, quindi con il carabiniere teserano Denis Doliana nella 50 km under 23 in classico. Argento poi per Caterina Ganz delle Fiamme Gialle nella 40 km mass start a tecnica classica, davanti alla molvenese Francesca Franchi. Per chiudere il cerchio da registrare poi la medaglia di bronzo nella 50 km per Andrea Zorzi.
LA SPRINT
Il campo partenti è stato certamente esiguo ma questo non ha impedito che la gara fosse ricca di emozioni, con una vittoria dal sapore speciale decisamente speciale. Si è imposta infatti Martina Di Centa, che conquista la medaglia d’oro nuovamente dopo la 10 km di domenica in un format in cui non ci si aspettava un exploit dell’atleta del C.S. Carabinieri, ma forse la pista che tante gioie ha regalato alla sua famiglia, a partire dal padre Giorgio ha fornita anche a lei la giusta carica: la 24enne si è mostrata offensiva già in semifinale vinta su Ganz e apre la finale allo stesso modo, portandosi subito in testa con un discreto margine. Le avversarie hanno provato a farsi di nuovo sotto nel tratto in salita, ma le uniche in grado di restare sulle code della paluzzana sono state Nadine Laurent (Fiamme Oro), vincitrice della qualificazione davanti a Di Centa, e Federica Cassol (C.S. Esercito), che sono salite sul podio conquistando rispettivamente argento e oro.
Più indietro le due atlete delle Fiamme Gialle, Caterina Ganz e Nicole Monsorno, rispettivamente quarta e sesta. Quinta invece Sara Hutter (Fiamme Oro).
Dopo essersi imposto nelle qualificazioni, Giacomo Gabrielli (C.S. Esercito) completa l’impresa anche nelle fasi finali, battendo Federico Pellegrino (Fiamme Oro) in finale proprio sul lunghissimo rettilineo finale della pista olimpica di Pragelato. I due sono arrivati insieme ai metri conclusivi, ma rispetto alla semifinale l’atleta dell’Esercito ha dimostra di avere qualcosa in più del poliziotto valdostano, sia fisicamente che a livello di materiali, laddove la neve fresca ha del resto reso durissime le operazioni di volata e sorpasso a causa la neve fresca che ha continuato a scendere, come raccontato dagli stessi atleti al termine della gara. Mattia Armellini delle Fiamme Oro, che affronta l’ultima settimana di gare italiane della sua carriera, si attesta al terzo posto conquistando il bronzo.
Quarta piazza per Giovanni Ticcò, che proprio sul finale si è rialzato, stanchissimo, dopo l’ottimo secondo posto in qualificazione dietro proprio a Gabrielli. Mentre chiudono in quinta e sesta posizione Simone Daprà e Paolo Ventura.
Si ferma nella prima semifinale invece, Elia Barp, solo quarto nella prima semifinale dopo essere stato netto vincitore della sua batteria nei quarti; non riesce ad accedere in finale come lucky loser poiché la seconda semifinale è stata nettamente più veloce, con i primi quattro che hanno fatto segnare un tempo più basso di quello di Pellegrino, vincitore della sua semifinale. Sfortunato Alessandro Chiocchetti, che con facilità vince la sua batteria e sembrava inizialmente destinato a ripetersi in semifinale ma, dopo il gran lavoro iniziale, chiude rimane fuori dalla finale avendo forse speso troppo fisicamente.
LA SFIDA SU LUNGA DISTANZA
Nella giornata di chiusura dei Campionati Italiani che si sono svolti a Pragelato, la 50 km mass start in classico conclusiva del programma ha riservato, in una gara complicata considerevolmente dalla fitta nevicata che si è abbattuta senza sosta sulla pista da 4 km molto competitiva, preparata al meglio dagli organizzatori in circostanze davvero complesse, che hanno richiesto anche il cambio degli sci da parte degli atleti in pista, viste le condizioni variabili delle neve. Ecco dunque che, oltre alle abilità messe in campo dagli atleti e dai tecnici, oggi la componente fortuna, nel trovare la combinazione giusta dei materiali, è stata determinante.
Ed è in questo contesto, in un durissimo paesaggio invernale come pochi se ne sono visti quest’inverno sulle nostre montagne, si è inserita la vittoria di Fabrizio Poli (CS Esercito). Una vittoria dal sapore veramente speciale: la storia di un atlete che non ha smesso mai di crederci nonostante la fatica di trovare un posto nei gruppi sportivi militari e, grazie al Team Under Up e all’amico fraterno Dietmar Noeckler, è riuscito a stringere i denti, riuscendo a dimostrare il proprio valore trovando la convocazione in Nazionale. Alle spalle di Poli, si classificano Ivan Mariani, con un distacco di 11” e Lorenzo Romano a 16”5 che, scivolato in fondo al gruppo ad inizio gara, è stato autore di un’incredibile rimonta dopo aver cambiato gli sci.
Nelle fasi iniziali, è Giandomenico Salvadori (Fiamme Gialle) a fare andatura, portandosi in testa al gruppo e provando a staccarsi, ma un gruppetto di una decina di inseguitori alla cui testa erano Pellegrino e Ventura a condurre. Il poliziotto di Nus, rimasto senza titolo in questi campionati italiani, ha provato fino all’ultimo a restare competitivo mentre il gruppo si accorciava, ma è nel finale, prima degli ultimi 4 km che un terzetto formato da Romano, Mariani e Poli si è staccato accumulando anche un discreto margine, intorno ai 46”; a seguire il gruppetto formato da Daprà, Noeckler, Del Fabbro, Pellegrino, Doliana, che insieme hanno provato – ma senza grande successo – a rientrare sui tre.
È proprio Denis Doliana (C.S. Carabinieri), che chiude la gara in ottava posizione, a vincere il titolo italiano Under 23, argento per Mauro Balmetti (Under Up) e bronzo per Andrea Zorzi (C.S. Esercito).
Al femminile, ancora una volta è stata Martina Di Centa ad imporsi sulla concorrenza, conquistando il terzo titolo consecutivo in questi Campionati Italiani.
Inizialmente, si era delineato un gruppo di testa con quattro atlete, con Caterina Ganz a guidare, Martina Di Centa e le due gemelle estoni, Kaidy e Keidy Kaasiku; alle loro spalle Francesca Franchi, a tutta per recuperare: l’atleta delle Fiamme Gialle ha poi effettuato il ricongiungimento nella terza tornata. Dopo il cambio sci, avvenuto nel quarto passaggio ai 12.3km, la gara cambia totalmente volto: la fondista del C.S. Carabinieri ha subito guadagnato qualche metro e si è riportata sulla testa facilmente, a differenza delle atlete delle Fiamme Gialle che hanno avuto bisogno di prendere confidenza con gli sci, a riprova del fatto che nella giornata odierna è stata cruciale la combinazione giusta tra sci e materiali di preparazione – oltre alla forma ottimale per affrontare una neve umida e pesante.
Negli ultimi giri la superiorità di Di Centa si è mostrata ampiamente, staccando il gruppetto di testa e finendo tra gli atleti della gara maschile impegnati nella 50km, mischiando un po’ le carte in pista. Al traguardo la 24enne ha tagliato il traguardo su Caterina Ganz con un vantaggio di 40”6 e su Francesca Franchi, che ha leggermente recuperato sul finale staccando le due estoni, a 50”3.
Dominando i Campionati Italiani, Di Centa conferma una potenzialità grandissima, già dimostrata ampiamenti in questo finale di stagione già dalle gare di Falun: oltre al feeling con una pista complessa come quella olimpica di Pragelato, in queste ultime gare invernali ci sono state indicazioni importanti in ottica futura, presentando un’atleta completa, che può far bene sia in skating che in classico, sia nella lunga distanza che nella sprint.
Nella categoria Under 23 vittoria del titolo italiano va a Ylvie Folie (C.S. Carabinieri), seguita da Nadine Laurent (Fiamme Oro) ed Elisa Gallo (Fiamme Gialle).