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Salto e combinata

Che rientro per Bresadola! Giovanni è sesto a Wisla

Non potevano esserci risposte migliori per Giovanni Bresadola al rientro agonistico ad oltre un anno dal grave infortunio al ginocchio patito a Planica nel marzo 2024. Il ventiquattrenne solandro si è ripresentato in gara sul trampolino Hs134 di Wisla, in Polonia, in occasione della seconda tappa stagionale del Fis Grand Prix, il massimo circuito estivo di salto, conquistando in gara2 un eccezionale sesto posto.

Giovanni Bresadola in un'immagine di repertorio
Giovanni Bresadola in un'immagine di repertorio

Al rientro nella prima sfida di sabato l’alpino di Ossana non era riuscito a centrare la qualificazione ottenendo la trentaseiesima prestazione, ma già domenica è riuscito ad avere un approccio diverso e con determinazione ha ottenuto il 24esimo posto che gli ha consentito di accedere alla finale. Una finale che è dunque andata oltre ogni previsione e che da una carica straordinaria a Giovanni, che mette subito in archivio un anno e mezzo di delusioni e di stop per il tortuoso recupero.
Il solandro in gara due è straordinario dal trampolino Hs134 ottenendo un sesto posto finale grazie soprattutto ad un primo salto di ben 130 metri e ad una seconda prestazione di 123,5 metri per uno score totale di 111,3 punti. Un’iniezione di fiducia rilevante alla vigilia di una stagione che culminerà con le Olimpiadi di Milano-Cortina e con le gare sui trampolini di Predazzo, in Val di Fiemme, con la sensazione che in rampa di lancio ci potrà essere anche l’atleta trentino.
La gara di Wisla è stata vinta dall’austriaco Niklas Bachlinger con 129,5 punti, davanti al bulgaro Vladimir Zografski e al kazako Danil Vassilyev che hanno ottenuto l’identico punteggio. In gara uno aveva invece trionfato il polacco Maciej Kot, su Bachlinger con l’altro azzurro Francesco Cecon 20°, poi 23° in gara due.
In campo femminile c’è una sola regina, la solita imprendibile Nika Prevc che vince la terza gara su quattro del circuito estivo e per la prima volta l’high five, dopo la “sconfitta” di Courchevel. La fenomenale slovena piazza un salto da 128,5 mt, per mettersi dietro (proprio come ieri) la giapponese Nozomi Maruyama e la canadese Abigail Strate, che lascia ancora giù dal podio Sara Takanashi, 4^ anticipando la polacca Twardosz e la connazionale Sato, oltre alle tedesche Schmid e Seyfarth.Le azzurre fuori nel primo round, con Martina Zanitzer ancora la migliore con la 25esima piazza (dopo il 15° di sabato), Jessica Malsiner 27esima, la trentina Martina Ambrosi 35esima in entrambe le gare e Noelia Vuerich 36esima.

LE CLASSIFICHE

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