Le impressioni da Città del Capo: Dedicato a Nele

L'assegnazione dei terzi mondiali fiemmesi è stata salutata con immensa soddisfazione dal gruppo fiemmese presente al congresso Fis di Città del Capo e in particolare dai due presidenti Tiziano Mellarini (comitato organizzatore) e Pietro De Godenz (comitato esecutivo), che per un attimo hanno perso la loro classica compostezza. Un urlo liberatorio perchè questa candidatura non è stata facile. Avversari nello sci nordico e “avversari” in casa Italia, che avrebbero potuto penalizzare la scelta dei delegati internazionali.
Invece la proposta della Val di Fiemme é stata premiata. Manuela Di Centa, campionessa olimpica e mondiale (tra il resto medagliata anche a Fiemme 1991) ma anche membro CIO e deputato al Parlamento, ha presentato la candidatura. In cinque minuti ha esposto un progetto concreto, credibile e soprattutto sostenibile. Poi un filmato spettacolare in altri cinque minuti ha presentato le bellezze del Trentino, della vallata, le gare passate ed il rendering del futuro nei due stadi di Predazzo e Lago di Tesero, ma sono state l’esperienza e le capacità organizzative mostrate con i due campionati mondiali e oltre 90 gare di Coppa del Mondo a convincere i delegati.
Pietro De Godenz in poche parole sintetizza la soddisfazione: ”È un successo che premia tutti i nostri volontari, la nostra determinazione, e che ci riconosce le grandi qualità organizzative. Il nostro comitato vuole dedicare questa vittoria a Paolo Zorzi che ci ha lasciato due settimane fa, era il coordinare dei volontari ed un membro insostituibile del direttivo. Ne sentiremo la mancanza”.
Anche Tiziano Mellarini è entusiasta: “È un nuovo esempio straordinario della tenacia e caparbietà della gente trentina nel raggiungere gli obbiettivi. È un riconoscimento del grande lavoro organizzativo svolto fino ad ora e della bontà di piste e strutture della Val di Fiemme”.
I fiemmesi negli ultimi giorni avevano capito che le cose si sarebbero messe bene, la stima, la simpatia, le promesse di supporto si sono fatte sempre più concrete. Del resto, sull’organizzazione della Val di Fiemme non ci sono mai stati dubbi.
Una candidatura intelligente? “Sì, non c’è dubbio – conferma De Godenz – con i miei collaboratori abbiamo scelto la strategia vincente. Del resto la FIS ci aveva fatto capire, anche se indirettamente, che un altro mondiale in Val di Fiemme sarebbe stato apprezzato”.