Oberbacher e Marchesoni dominano la Vigolana The Race
Un week end da libro dei ricordi per il gardenese di Ortisei Alex Oberbacher che, al secondo tentativo, si è aggiudicato la quinta Vigolana The Race ed è entrato prepotentemente nell’albo d’oro della prestigiosa skyrace trentina, il giorno dopo aver trionfato nel Vertical Tovel. Ed ha sorriso con stupore ed immensa emozione anche l’atleta di casa Giulia Marchesoni, che si è presa la soddisfazione di precedere tutte le avversarie nella sfida rosa, in primis la detentrice del record Martina Cumerlato, alla quale è rimasta la soddisfazione di non aver visto infranto il proprio primato. Un evento che anche quest’anno ha fatto registrare il sold out in quanto a partecipazioni, con 300 partenti e la soddisfazione di aver ben 9 nazioni rappresentate, evidenziando anche un pizzico di internazionalità.
Il 29enne del Team La Sportiva ha vinto per distacco al termine dei 20 km del percorso con 1700 metri di dislivello, dimostrando di non aver avuto rivali e gestendo intelligentemente le proprie energie, attaccando nel tratto più congeniale con i passaggi e le verticalità in alta quota e non esagerando nella lunga discesa, che ha affrontato senza patemi d’animo visto il già importante vantaggio accumulato fino al Becco della Ceriola. Sul traguardo previsto nel centro polifunzionale in località Caolorine, nel comune di Altopiano della Vigolana, Oberbacher è giunto dopo 2h08’42” dallo start, con un tempo di quasi 4 minuti superiore al record stabilito lo scorso anno dal ruandese Jean Baptiste Simukeka, iscritto ma costretto al forfait per un problema fisico all’ultima ora.
Rilevante il distacco che l'altoatesino, nazionale di skialp, ha inflitto al secondo classificato, Mattia Eccher, pure lui runner che abita a pochi chilometri da Vigolo Vattaro. L’alfiere dell’Atletica Trentina ha comunque tagliato il traguardo raggiante per il risultato inatteso, un podio che non si sarebbe mai sognato alla vigilia. Sempre nella top ten nei passaggi in quota a Forcella Val Larga (2100 metri), Cima Vattaro (2130 metri), al punto più alto della gara ai 2150 metri del Becco di Filadonna, dopo 7,5 km dal via, Eccher è transitato in quinta posizione, dietro al leader Oberbacher, a Michele Fedel, all'amico rivale Stefano Gretter e a Denny Ghidotti. In discesa il suo capolavoro, innescando il turbo e superando uno dopo l'altro gli avversari, centrando una seconda piazza straordinaria, seppure per soli 7 secondi di vantaggio sul lecchese Luigi Pomoni, velocissimo pure lui in discesa. Appena fuori dal podio sono giunti Devide Caresani del Valchiese, Stefano Gretter dell’Atletica Trento, il suo compagno di squadra Fabiano Roccabruna e Christian Modena del Team Salomon.
E’ dunque valso il fattore casa nella sfida femminile, con Giulia Marchesoni, terza lo scorso anno, capace di stimolarsi al punto giusto sulle creste della Vigolana, quando ha visto la rivale Martina Cumerlato poco distante. La runner di Vigolo Vattaro ha stretto i denti in salita, giungendo al Becco di Filadonna con un gap dalla Cumerlato di 1 minuto e 8 secondi, riducendo poi il divario nelle ultime due salite, quindi gettandosi a capofitto in discesa, prima agguantando la vicentina di Torrebelvicino e successivamente staccandola fino al traguardo, dove è giunta con un vantaggio di 2’37”, grazie al tempo complessivo di 2h40’12”. Sul podio è poi salita anche l’altra trentina Elena Sassudelli, che ha impiegato 3h03’29” a concludere la sua prova. Quarto posto per Ingrid Demanega, davanti a Nicoletta Ferrari.
Soddisfazione per il Comitato Organizzatore sia per aver raggiunto la quota massima di iscritti prevista, sia per i tanti complimenti ricevuti dagli atleti a fine gara.
Hanno detto
Alex Oberbacher (vincitore gara maschile): «Ci tenevo a vincere la Vigolana The Race, una gara che mi piace moltissimo, e che lo scorso anno ho perso in discesa grazie alla rimonta di Simukeka. Devo ammettere che volevo la rivincita con lui in gara, ma purtroppo ha avuto un problema fisico. Partito da favorito mi sono gestito nella prima salita e poi ho fatto il mio ritmo prendendo la testa, non forzando in discesa anche perché avevo ancora nelle gambe la competizione di sabato, peraltro conclusa con un’altra vittoria. Un fine settimana da ricordare per me».
Mattia Eccher (secondo gara maschile): «Se mi avessero pronosticato di salire sul podio alla vigilia, ci avrei messo la firma, anche perché erano due anni che non partecipavo ad una skyrace. Sono felicissimo. Nel tratto centrale in quota ero con un gruppetto di atleti attorno alla settima, ottava posizione, poi in discesa, dove riesco ad esprimermi bene, ho dato il tutto per tutto recuperando posizioni su posizioni fino al secondo posto. Stessa cosa l’ha fatta Luigi Pomoni, con il quale ho battagliato fino alla fine. Per me doppia soddisfazione anche per aver avuto la meglio dell'amico Stefano Gretter. Questa volta tocca a lui pagare da bere».
Giulia Marchesoni (vincitrice gara femminile): «Vincere la gara di casa sulla montagna che vedo ogni mattina quando mi alzo è una soddisfazione immensa. Non me lo aspettavo proprio. E’ grazie al tifo e ai tanti amici lungo il percorso che ho avuto le energie per non farmi staccare troppo e per provare la rimonta sulla Cumerlato, poi riuscita. Al Becco di Filadonna avevo circa 1 minuto di ritardo, poi ho recuperato una trentina di secondi e vedevo Martina poco distante. Ho trovato le energie per avvicinarmi e raggiungerla in discesa, favorita anche dal fatto di conoscere alla perfezione i sentieri».
Martina Cumerlato (seconda gara femminile): «Le giornate non sono tutte uguali ed oggi mi è mancato qualcosa. Sono stata sempre in testa in salita, anche se le gambe non giravano come in altre occasioni. Poi mi ha raggiunta Giulia, ho provato a reagire, ma lei aveva qualcosa in più. Complimenti a lei. Tornerò l’anno prossimo per vincere nuovamente».
Manuel Bianchini (Comitato Organizzatore): «E’ andato tutto alla perfezione, con il sold out in fatto di iscrizioni, con atleti provenienti da tutta Italia e pure dall'estero e con tanti complimenti ricevuti dagli addetti ai lavori. Siamo un bel gruppo di amici che lavorano con passione per questo evento, divertendoci. Questa è la ricetta vincente. Poi è pure arrivata la splendida vittoria della nostra Giulia. Cosa volere di più... Un grazie a tutti i volontari che ci hanno consentito di ottenere un altro successo organizzativo».