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Corsa in montagna

Adamello Ultra Trail parla polacco: Ficek conquista la 170 km

Arriva dalla Polonia il nuovo re dell'Adamello Ultra Trail. È Roman Ficek a conquistare la corona nella prova da 170 km, la massima distanza dell’ultra trail nel Comprensorio di Pontedilegno-Tonale, giunto quest’anno alla decima edizione.
Ha tagliato il traguardo di Vezza d’Oglio poco prima delle 11:00 di sabato 21 settembre, fermando il cronometro in 25 ore 46 minuti e 27 secondi. Un risultato maturato nella serata di venerdì, quando dopo aver preso la testa della corsa ha progressivamente incrementato il suo distacco dalla concorrenza.

La 170 Km uomini si è decisa di fatto lì. In prima battuta era stato il campione uscente Daniele Nava a prendere le redini della corsa nei primi 75 Km del percorso, guidando fino al passaggio sul Passo del Tonale. Nonostante lo sforzo, il suo distacco non è mai salito oltre i 10 minuti, con il russo Sergej Nalkin e il polacco Roman Ficek a distanza di sicurezza.
Dopo le otto di venerdì sera è stato dunque Nalkin a prendere in mano la situazione, ma il suo tentativo di affondo naufragato dopo un’ora. Al passaggio dalla base vita di Ponte di Legno, infatti, il russo è uscito fuori percorso, perdendo molto tempo e lasciando strada libera al recupero di Nava e Ficek. A quel punto è stato proprio il polacco ad andare in testa, incrementando il suo vantaggio nel corso della notte.

A mezzanotte il gap era di poco più di 10 minuti, alle 7:00 era salito a oltre 40 minuti. Una progressione a cui Daniele Nava non ha saputo tenere testa nonostante la sua lunga esperienza ad Adamello Ultra Trail, andando a chiudere la sua prova con un ritardo di 52:06 da Ficek sul traguardo di Vezza d’Oglio. Dietro di loro si appesantiva anche l’azione di Sergej Nalkin, scivolato al quarto posto, con il canadese Galen Reynolds a prendersi il gradino più basso del podio a poco meno di due ore dal vincitore.
Per il polacco non è il primo successo in Italia: già nel 2021 aveva trionfato alla Dolomiti Extreme Trail. Dopo l’arrivo è apparso contento anche Daniele Nava, che anche senza ripetere il successo del 2023 ha migliorato la sua prestazione di circa un’ora e 30 minuti.

È stato l’anno dei record nella distanza dei 100 Km, dove sono stati fatti segnare i migliori tempi di sempre sia al maschile che al femminile. Lo svizzero Lucien Epiney e la tedesca Beliana Hilbert hanno battuto nettamente la concorrenza, andando a coronare il loro successo con i nuovi riferimenti all-time del percorso.
Tra le donne, Beliana Hilbert ha seguito le orme del suo fidanzato, Alexander Marcel Westenberger, vincitore della 170 Km maschile nel 2022. La svizzera non solo ha vinto, ma ha stracciato il precedente miglior tempo, che apparteneva all’altra tedesca Karol Rennhack, vincitrice nel 2023, di ben 27 minuti e 33 secondi.
La tedesca è rimasta in testa alla gara dall’inizio alla fine, condividendo i primi chilometri con alcune delle favorite al via: Francesca Crippa e Chiara Boggio. Il suo ritmo costante non ha però ammazzato la corsa, tanto che al Km 60, in vetta al Passo Contrabbandieri, il vantaggio era ancora sotto i 10 minuti. Da lì in poi la sua costanza di rendimento ha fatto la differenza, scavando un solco diventato via via incolmabile per le avversarie.
Sul traguardo di Vezza d’Oglio la tedesca è arrivata sfinita, fissando il tempo in uno strabiliante 14:06:08. Alle sua spalle un’altra tedesca, Annemarie Heidi Schwartz, è riuscita a scrollarsi di dosso le rivali italiane chiudendo al secondo posto con un ritardo di 30:05. La terza piazza è invece andata a Chiara Boggio, arrivata al Centro Eventi di Vezza d’Oglio con 34:08 di ritardo dalla vincitrice.
Nella gara maschile, Lucien Epiney è riuscito a centrare l'obiettivo che il suo connazionale Walter Manser aveva mancato di poco lo scorso anno: 11:36:39 è infatti il nuovo record della 100 Km. Alle sue spalle Alessandro Affolati è giunto sul traguardo con 57:02 di ritardo, mentre sul terzo gradino del podio ha chiuso Enrico Basso a 1:22:58.

Foto Thomas Martini

fonte Vitesse
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