Daria Bodnar e Roman Ficek vincono l’Adamello Ultra Trail 170
Si è conclusa oggi, domenica 22 settembre, con il massimo dei voti la decima edizione di Adamello Ultra Trail, l’evento di trail e ultra-running del comprensorio Pontedilegno - Tonale tra Alta Val Camonica e Alta Val di Sole. Dal 20 al 22 settembre i 900 iscritti provenienti da 32 paesi hanno scoperto le bellezze dei Parchi Naturali dell’Adamello e dello Stelvio, e le testimonianze storiche sui camminamenti delle Grande Guerra.
Si chiama Daria Bodnar la regina della 170 km donne di Adamello Ultra Trail 2024, arriva dall’Ucraina e sventola orgogliosamente la bandiera della sua nazione sul traguardo di Vezza d’Oglio dopo 35 ore, 14 minuti e 35 secondi di fatica. Già nel pomeriggio di sabato era entrato nell’albo d’oro di Adamello Ultra Trail nella 170 km il polacco Roman Ficek. Ucraina e Polonia, due popoli vicini, geograficamente e nello spirito, si ritrovano anche nel cuore del Comprensorio Pontedilegno - Tonale.
In pochi accreditavano il nome di Daria Bodnar come possibile vincitrice ai nastri di partenza ma l’ucraina ha saputo costruire il successo con un ritmo costante, una silenziosa sopportazione della fatica e l’orgoglio di rappresentare la sua nazione. La corona che apparteneva a Giulia Saggin è andata a lei.
Eppure, la corsa partita venerdì 20 settembre alle ore 9:00 sembrava avere ben altre protagoniste all’inizio. I primi chilometri sono stati segnati dal duello tutto italiano tra le due favorite della vigilia: Alessandra Olivi e Cristina Filippini. Le due atlete si sono marcate fino a Cortebona, quando Olivi ha dovuto alzare bandiera bianca a causa di un problema muscolare a una gamba già infortunata in passato.
Sembrava il via libera ai sogni di gloria di Cristina Filippini, seconda nella 100 Km nel 2023, ma ben presto l’atleta di casa ha cominciato a rallentare, perdendo posizioni e minuti. A quel punto ad emergere è stata Daria Bodnar, che da Malga Forgnuncolo (km 49) in poi ha preso il controllo della gara senza lasciarlo più.
Alle sue spalle si assestava stabilmente in seconda posizione Natalia Roman Lopez. La spagnola ha visto il suo gap crescere nel corso della tarda notte e prima mattinata di sabato, fino a superare l’ora di ritardo verso mezzogiorno. Per lei la beffa è arrivata nel finale quando è definitivamente rinvenuta la polacca Malgorzata Tomik che l’ha superata dopo Cima Costabella.
Nella giornata di sabato, la polacca ha recuperato chilometro dopo chilometro andando a conquistare la piazza d’onore a 1:56:13 dall’ucraina. Per Natalia Roman Lopez è arrivata comunque la soddisfazione del terzo gradino del podio, a 2 ore e 26 minuti dalla vincitrice.
Da Ponte di Legno a Vezza d’Oglio, Federico “Chicco” Nicolini nel Comprensorio di Pontedilegno - Tonale sente sempre profumo d’impresa. L’atleta originario di Molveno aveva colto a Ponte di Legno, nel dicembre 2020, la sua prima vittoria in Coppa del Mondo di sci alpinismo; sabato 21 settembre, è riuscito a imporsi in tutt’altra disciplina, nella
35 km
dell’Adamello Ultra Trail.
La gara più breve del programma è stata dominata dall’atleta trentino fin dai primi metri. Nicolini ha impiegato 3:18:03 per coprire il percorso da Monno a Vezza d’Oglio. Ha provato all’inizio a tenergli testa Gabriele Del Longo, che al primo intertempo a Rifugio Malga Mola era insieme al trentino, ma col passare dei chilometri il ritmo imposto da Nicolini è diventato insostenibile per tutti gli avversari.
Ha dovuto inchinarsi anche Henry Hofer, grande favorito della vigilia, secondo a 9:18 dal vincitore. Ha completato il podio proprio Gabriele Del Longo (17:39 il suo ritardo dal vincitore), che nel finale ha resistito alla rimonta del compagno di squadra del team Mico Marco Piccin, quarto.
Nella prova femminile è arrivata la vittoria per Sophie Maschi, protagonista di un testa a testa con la favorita della vigilia Raffaella Rossi. La milanese residente a Bolzano si è imposta in 4:05:11, sfruttando le sue capacità nei tratti in discesa. Per la valtellinese Rossi, già vincitrice nel 2021 e nel 2022, non c’è stato nulla da fare e ha dovuto accontentarsi del secondo posto con 9:59 di ritardo. Il terzo gradino del podio è andato invece a Sara Dorato, arrivata a Vezza d’Oglio a 29 minuti e 2 secondi dalla vincitrice.