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Arrampicata

Laura Rogora sempre più leggenda, guarda al Rock Master

Laura Rogora è diventata la prima donna a chiudere un 9c+ a vista e sarà ancora una volta protagonista assoluta nell'edizione 2025 di Rock Master, l'appuntamento internazionale che torna ad Arco tra il 17 ed il 19 ottobre prossimi.

Laura Rogora in un'immagine di repertorio - Foto NewsPower
Laura Rogora in un'immagine di repertorio - Foto NewsPower

Romana di nascita ma trentina d'adozione, l'arrampicatrice delle Fiamme Oro è reduce da un duplice podio in Coppa del Mondo, vette di una stagione che non l'ha mai vista uscire dalla top10 del massimo circuito.
Ma non solo, pochi giorni fa la ventiquattrenne azzurra ha saputo scalare a vista una via di grado 8c+ a Gorges du Loup, in Francia: Ultimate Sacrifice sulla falesia Deserve è stato il tracciato che ha permesso a Rogora di diventare la prima donna di sempre a salire un tiro di tale grado a vista.
Un risultato che permette la genere femminile di ridurre ulteriormente le distanze dai miti maschili Adam Ondra e Alex Mergos, unici capaci di fare di meglio, a vista (9a).

Una Rogora sempre più forte, che si preprara a tornare negli impianti indoor, naturalmente anche nel "suo" Trentino.
«Il Trentino è da sempre il mio posto del cuore anche perché proprio ad Arco ho fatto il mio debutto ai campionati italiani e anche ai campionati mondiali giovanili. La vita trentina è diversa da quella romana, ma per ora mi sto trovando molto bene e ho tanta voglia di crescere.
La stagione sta andando davvero bene, è un periodo in cui mi trovo in forma fisicamente e anche mentalmente. Così facendo riesco ad affrontare bene le gare: in passato ho trovato difficile coniugare le due cose perché quando mi sento bene fisicamente sento molto di più la pressione».

Insomma, l'outdoor potrebbe essere il futuro di Lalla: «Al momento penso di concentrarmi in particolare agli obiettivi indoor e alle gare del circuito di Coppa del Mondo, anche se in futuro mi vedo molto più vicina alla roccia e alle scalate outdoor. Quando arrampico all'esterno sento e mi concentro maggiormente sulla sfida con me stessa, il che mi piace anche se è molto stimolante confrontarsi con altri colleghi e campioni perché abbiamo ognuno il nostro stile di scalata e si può imparare da ogni confronto».

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