I scandinavi vogliono conquistare la Marcialonga
Dopo aver vinto la corsa al pettorale, chiusa con quasi due mesi di anticipo, per i 6000 iscritti alla 36.a Marcialonga è arrivata l’ora di concentrarsi sulla gara, in programma per domenica 25 gennaio (partenza ore 8.25), 70 km da Moena a Cavalese.
Gara che vivrà dello scontro incrociato tra Norvegia, Italia e Svezia, ovvero tra i rispettivi “numeri uno” Anders Aukland (vincitore nel 2004 e 2008), Marco Cattaneo e Jerry Ahrlin (vincitore nel 2007), senza però dimenticare l’altro Aukland (Joergen, al successo nel 2003 e nel 2006) e gli svedesi Oskar Svaerd (quarto nel 2008), Daniel Tynell e Anders Palmer, tutti atleti da “top ten”.
Questo per quanto riguarda la gara di testa, ma la granfondo di Fiemme e Fassa, in quanto evento di massa, proporrà anche altri interessanti duelli e testa a testa.
Uno dei più interessanti, passando dal mondo degli sci stretti a quello delle due ruote, sarà quello tra due ex campioni del ciclismo italiano ed internazionale, ovvero il campione del mondo di Renaix 1988 Maurizio Fondriest (trentino della Val di Non) e il romagnolo Davide Cassani che, dopo la lunga carriera agonistica, si è dedicato alla tv, ora affermato commentatore tecnico della RAI.
Dopo essersi più volte sfidati a suon di colpi di pedale, i due questa volta dovranno destreggiarsi nei binari della pista Marcialonga, dove contano più le braccia delle gambe, soprattutto in un’era in cui la tradizionale ed elegante tecnica da alternista ha lasciato spazio alla forza bruta e al passo spinta.
Che a decidere, anche per loro, sia come per i “big” la salita conclusiva di Cascata? A quel punto, potrebbe trovarsi maggiormente a proprio agio Cassani, atleta che da corridore ha fatto propria anche un’edizione del Trofeo dello Scalatore (1991). Cassani meglio in salita, dunque, Fondriest comunque ottimo sci alpinista e corridore da classica. E più classica della Marcialonga…
Una sfida quanto mai incerta, dunque, seguita da un altro interessante braccio di ferro. Quello tra i due ex compagni di squadra e rivali in casa Bjoern Daehlie (al via anche nel 2008, 52°) e Thomas Alsgaard. L’episodio “clou” alle Olimpiadi norvegesi di Lillehammer 1994, quando Daehlie fu preferito ad Alsgaard per la frazione finale della staffetta olimpica, poi beffato dall’azzurro Silvio Fauner, che regalò all’Italia un oro entrato nella storia dello sci di fondo. Da quel giorno, l’ultimo frazionista norvegese fu quasi sempre Alsgaard e con lui la Norvegia, dal 1995 al 2003, perse solamente ai mondiali di Ramsau del 1999, quando vinsero i padroni di casa dell’Austria. Un boccone amaro da mandar giù per Daehlie (atleta che in carriera ha vinto 27 medaglie tra Olimpiadi e Mondiali e 47 gare in Coppa del Mondo), che ora lancia una nuova sfida, anche se forse la differenza d’età tra i due si farà sentire (Daehlie ha 41 anni, Alsgaard 37, compiuti lo scorso 10 gennaio).
Si tratterà comunque di un gradito ritorno per entrambi. Un felice flashback per Daehlie, che proprio sulle nevi della Val di Fiemme vinse il primo oro mondiale della propria carriera, così come per Alsgaard, che a Lago di Tesero nel 2003 conquistò un doppio oro, prima nella 30 km in tecnica classica e poi in staffetta.
Daehlie, come l’anno scorso, sarà al via anche come testimonial di Right to Play, organizzazione umanitaria internazionale guidata da atleti, la quale si serve di programmi di sport e di gioco per promuovere lo sviluppo salutare dei bambini e formare comunità più sicure e più forti. Organizzazione il cui presidente è un altro norvegese, l’ex campione del pattinaggio Johann Olav Koss, uno dei maggiori atleti di sport invernali di tutti i tempi, vincitore di 4 ori olimpici, 3 dei quali conquistati a Lillehammer 1994 nei 1500, 5000 e 10000 metri, senza dimenticare gli 11 record mondiali migliorati nel corso della carriera. Anche Koss sarà al via della Marcialonga, in gara per migliorare il 1245° posto dell’anno scorso.
Curioso, poi, sarà vedere in gara anche l’allenatore della squadra A italiana Marco Selle che, a gara finita, dovrà vedersela con i propri atleti, i quali sicuramente seguiranno la competizione e, in particolar modo, la prova del proprio allenatore. Per una volta (occasione che difficilmente si lasceranno scappare) saranno loro a commentare i difetti tecnici di Selle, che proprio nel giorno della Marcialonga festeggerà il proprio 41° compleanno.
Infine, per quanto riguarda la gara in rosa, c’è grande interesse per la sfida tra il vecchio e il nuovo, ovvero tra l’inossidabile norvegese Hilde Pedersen, 44enne ma ancora sulla breccia, e la 28enne svedese Jenny Hansson, vincitrice in solitaria della passata edizione. Non c’era la Pedersen, che diede “forfait” all’ultimo perché ammalata, mentre nel 2007, quando trionfò la Pedersen, era invece assente la svedese. Un’altra sfida da vivere domenica 25 gennaio, mentre il giorno della vigilia, come sempre, al centro del fondo di Lago di Tesero sarà la volta della Marcialonga Stars (in gara i Vip di sport e spettacolo in favore della Lega Italiana per Lotta contro i Tumori) e della Mini Marcialonga, quest’ultima gara dedicata alle giovane promesse degli sci stretti.
(Comunicato Stampa)