Simoncelli si mette il vestito dell'outsider

La giornata odierna, con l'ottimo bronzo conquistato da Nadia Fanchini segna un po' il passaggio di consegne tra la prima parte dei campionati del mondo di sci alpino, quella riservata soprattutto alle prove veloci, e la seconda, dove sulla scena salgono gli specialisti delle discipline tecniche, gigante e slalom.
E tra questi figura anche il roveretano Davide Simoncelli, al lavoro in questi giorni sulle piste della Val di Fassa da dove, domani, prenderà il via la sua trasferta in terra di Savoia. Il programma dei Mondiali della Val d'Isere prevede il gigante maschile nella giornata di venerdì, quindi per il trentenne poliziotto di Lizzana il conto alla rovescia è ormai agli sgoccioli. E proprio alla vigilia della partenza sono arrivate le condizioni ideali di allenamento, dopo le tante nevicate degli ultimi giorni.
"Oggi - racconta Davide - la pista Alloch di Pozza di Fassa era davvero perfetta. Manto ghiacciato, ideale per simulare quelle che sembrano essere le condizioni della pista dei mondiali. E devo ammettere che questa bella giornata è anche un premio all'incredibile lavoro degli addetti alle piste che in questi giorni di maltempo hanno lavorato senza sosta, pur dovendo affrontare condizioni climatiche avverse. Il buon allenamento di oggi e quello di domani saranno utilissimi in vista della gara di venerdì."
È un Simoncelli tranquillo e pacato quello che si sta avvicinando all'appuntamento iridato, il quarto della sua carriera dopo le esperienze di St. Anton 2001, St. Moritz 2003 e Bormio 2005. Per ora nei grandi appuntamenti il roveretano non ha mai avuto molta fortuna, così come non l'ebbe due anni fa, quando si infortunò seriamente proprio nel giorno della presentazione ufficiale della squadra azzurra che avrebbe gareggiato nella svedese Aare. Sono passati ventiquattro mesi e la voglia di rivincita è molta. La condizione della squadra azzurra è sicuramente elevata, così come sembra esserlo quella di Simoncelli, che in terra di Savoia porterà in alto anche i colori del Trentino, suo sponsor personale.
"Sto bene, mi sento davvero in forma e in queste ultime settimane sono riuscito a tenere sotto controllo anche la schiena, che non dovrebbe dare troppo fastidio nemmeno nei prossimi giorni. Ormai sono abituato a convivere con questi acciacchi e col tempo ho capito come gestirli, esattamente come credo di aver individuato e preparato bene gli sci da usare in gara, in Francia."
La pista di gara, già assaggiata a dicembre in occasione della tappa di Coppa del Mondo intriga il gigantista trentino, vincitore in carriera di due giganti di Coppa del Mondo e capace di salire sul podio in altre 3 occasioni.
"È una pista strana, diversa dalle solite del circuito. Stretta, molto mossa, sicuramente selettiva. Proprio per questo negli ultimi giorni abbiano puntato molto su tracciati chiusi, stretti, in modo da abituarci a raggi di curva minori rispetto ad altre occasioni. Quello che è certo è che, se il meteo non farà le bizze, sarà una gara davvero interessante in cui cercherò di mettere a frutto l'esperienza maturata in dicembre. So di essere pronto e competitivo per dire la mia nella lotta al vertice, poi il giudizio sarà come sempre affidato alla pista e al cronometro."
Difficile per l'azzurro individuare un favorito per il titolo iridato di gigante.
"Stando alla gara di dicembre, unico precedente su questa pista, mi sentirei di puntare ancora sul giovane svizzero Carlo Janka, che per quanto visto in questa prima settimana di mondiali gode ancora di ottima forma. Ma allo stesso tempo difficilmente Benni Raich manca gli appuntamenti importanti e visto l'esito della supercombinata di oggi non vorrà di certo fallire il gigante. Ed in questi giorni Manfred Moelgg e Massimiliano Blardone stanno andando davvero forte: praticamente saranno i soliti noti a contendersi la gara, gli abituali frequentatori delle prime 5-6 posizioni delle gare di Coppa del Mondo."
Credi ci possa essere spazio per la sorpresa di giornata, evento non proprio improbabile nelle manifestazioni di un giorno?
"Considerando la pista credo che possa scapparci un successo inatteso, ma non una vera e propria sorpresa impronosticabile. Il tracciato è molto selettivo e mal si adatta alle classiche "gare della vita"; in condizioni normali credo che il discorso vittoria sarà ristretto agli atleti top."
Come detto il quartetto azzurro di gigante guidato dal tecnico predazzano Matteo Guadagnini coadiuvato da Stefano Pergher partirà nel pomeriggio di domani. Oltre a Simoncelli ci saranno i citati Moelgg e Blardone ed il carabiniere marebbano Alexander Ploner, l'atmosfera mondiale inizia a farsi carica di speranze e attese, ma per ora la tensione è stemperata dal tranquillo ritiro della Val di Fassa, autentica culla dei fuoriclasse dello sci azzurro e prezioso centro federale da ben tre anni e fino all’appuntamento olimpico di Vancouver, grazie all’impegno di Trentino Spa, dell’Apt della Val di Fassa e del consorzio Dolomiti Superski.