Grande successo per la Coppa delle Dolomiti 2009

Con la Ski Alp Race Dolomiti di Brenta si è chiusa la 17ª edizione della Coppa delle Dolomiti, il primo circuito in Italia di sci alpinismo. Già assegnato al fassano Martin Riz il titolo senior maschile con una gara d’anticipo, la gara campigliana aveva il compito di decretare la vincitrice del titolo femminile, andato per la quinta volta alla nonesa Orietta Calliari e i nuovi campioni del Memorial Fabio Stedile, il nuovo circuito che gli organizzatori della Coppa delle Dolomiti hanno voluto riservare alle categorie giovani. Successo che ha arriso al rendenese Mirko Ferrari e all’atleta di Ronzo Chienis Stefania Casari fra i cadetti, quindi all’altoatesino del Brenta Team Winfrid Thaler e alla bellunese Martina Valmassoi fra gli junior.
«È stata un’annata particolarmente intensa – ha sottolineato il segretario generale della Coppa delle Dolomiti Alberto Stedile – ma ricca di soddisfazione. E sono i numeri a parlare, basti pensare agli oltre 1000 partecipanti alle 8 prove in calendario, Sellaronda escluso visto che è stato annullato per questioni di sicurezza a seguito delle eccessive nevicate. Manifestazioni che si sono disputate in Trentino, in Alto Adige e anche in Lombardia a sottolineare la continua crescita del circuito. Di queste gare ne abbiamo avuta una di Coppa del Mondo, due internazionali e una di campionato italiano, oltre a due esordi ufficiali nel calendario agonistico. E poi i giovani, con l’istituzione del nuovo circuito che ha avuto un discreto interesse».
Cala dunque il sipario su una Coppa delle Dolomiti che ha riscosso grande successo, distribuendo un montepremi complessivo di 15 mila euro, compreso il superpremio ad estrazione di 1000 euro consistente in 4 giorni di soggiorno e attività presso il Garda Sporting Hotel di Riva del Garda, andato a Giuliano Modena del Brentonico Ski Team,
«I Comitati organizzatori delle otto gare regolarmente disputate – prosegue Stedile – hanno dato dimostrazione ancora una volta di grandi capacità, dovendo confrontarsi con le avversità del tempo e della troppa neve che spesso li ha costretti nella variazione, a malincuore, dei percorsi originali. Sono convinto che la Coppa dovrebbe distinguersi per il livello tecnico. La gara impegnativa ha sempre un grande appeal sugli sci alpinisti, penso che bisognerà lavorare in questa direzione. Non è escluso che già dalla prossima stagione si possa pensare ad una trasformazione della Coppa delle Dolomiti, dando vita a qualcosa di diverso e di più estremo. Ci stiamo pensando. Adesso, assieme al preziosissimo staff di Coppa, agli indispensabili volontari dei Comitati organizzatori, agli enti e agli sponsor che ci sono stati vicini, ci godiamo il meritato riposo».
La Coppa delle Dolomiti ha avuto anche quest’anno un ruolo importante per i singoli Comitati Organizzatori: «Abbiamo curato l’aspetto promozionale e fornito dei servizi alle varie organizzazioni, come il cronometraggio, che ha finalmente trovato un’uniformità. Su alcune gare abbiamo curato anche l’ufficio stampa ottenendo degli ottimi risultati di visibilità sia sui quotidiani, sia sulle riviste specializzate Alp e Fondo Ski Alp, sia sulle tv, con spazi in oltre 80 emittenti locali d’Italia, sul circuito Odeon Tv, sull’areale Antenna Tre, nel programma Icarus di Sky Sport, oltre all’ampio spazio che ci hanno dedicato le tv regionali. Un unico rammarico è dato dalla mancata messa in onda di un ampio servizio riepilogativo su Rai Uno, che doveva essere trasmesso proprio nella settimana seguente al terribile terremoto in Abruzzo. Fra l’altro la Coppa ha deciso destinare parte degli utili proprio in favore dei terremotati dell’Aquila, proseguendo l’impegno solidale che aveva visto la donazione per tre anni all’Admo e lo scorso anno all’iniziativa Sciare col cuore.