Sellaronda si fa nel nome di Diego, c'è Weiss
Il 26 dicembre la montagna, a lui tanto cara, ha spezzato la vita di Diego Perathoner, insieme a quelle di Alex Dantone, Erwin Riz e Luca Prinoth.
Su questa tragedia si è detto e scritto tanto. Il mondo dello scialpinismo piange la scomparsa dell’ideatore e organizzatore della Sellaronda Skimarathon. Era una sua creatura, e proprio nel suo ricordo si è deciso che occorre proseguire. “Inant con tia idees” che in ladino, lingua madre di Diego Perathoner, significa “avanti con le tue idee”.
Non c’era molto tempo per decidere, e il comitato, insieme alla famiglia Perathoner, ha stabilito di proseguire nell’organizzazione dell’evento, in tutto e per tutto come voleva Diego.
In questo momento delicato, alla presidenza è stato chiamato Alfredo Weiss, presidente anche di Marcialonga, fassano e ladino come Diego, appassionato di montagna e competente organizzatore. Per il futuro, si deciderà dopo la 15.a edizione del 5 marzo. Dunque “The race must go on” perché è giusto che sia così.
Come aveva disposto Diego, quest’anno è stato risolto con una decisione salomonica il problema delle iscrizioni, solitamente prese d’assalto e “bruciate” in pochissimi minuti dagli appassionati che non volevano assolutamente mancare all’epica gara. Le iscrizioni apriranno il 25 gennaio (ore 8.30) e chiuderanno il 1° Febbraio alle ore 12.00. Poi alla presenza di un notaio, senza precedenza alcuna, saranno estratte a sorte le 280 coppie ammesse al via, a differenza del passato quando invece venivano ammessi gli atleti più “veloci” ad iscriversi.
La gara del 2010 ricalca le precedenti edizioni. Partenza mass start delle 280 coppie da Canazei, e poi via verso il Passo Sella (2.174 m.), poi giù in discesa puntando su Selva Gardena e nuovo scollinamento a Passo Gardena a 2.298 metri, quindi successiva discesa verso Corvara, su verso il Campolongo con lo scollinamento a Bec De Roces a 2.080 m., per puntare su Arabba con l’ultima salita del Pordoi (2.239 m.) e arrivo in centro a Canazei, dopo aver affrontato 42 chilometri, ma soprattutto un dislivello di oltre 2.700 metri.
È una gara epica quanto spettacolare, che il 5 marzo prossimo rivivrà in memoria di Diego, perché “the race must go on”!