Dominio russo nella prova di velocità a -10 gradi
Anche quest’anno parla russo la gara di velocità. In campo maschile è salito sul gradino più alto del podio Pavel Batushev, superando a sorpresa in finale il connazionale Pavel Gulayev, che in tutte le fasi precedenti aveva sistematicamente staccato il tempo migliore. Decisiva una mancata presa nella prima manche. Terzo Igor Lysenko, che nella finalina ha prevalso su Igor Fyzullin, connazionali dei due primattori. Il risultato desta sorpresa anche perché Gulayev si è presentato a Daone forte del record mondiale sui 15 metri in velocità (8 secondi), una media che ha tenuto fino alla semifinale.
Batushev è arrivato fino in fondo superando dapprima il connazionale Alexei Tomilov al fotofinish nei quarti di finale, poi Lysenko in semifinale. Gulayev, invece, ha cominciato superando lo slovacco Juraj Svingal, proseguendo con una semifinale da record (6”52 e 6”54) di cui ha fatto le spese Fyzullin.
Come di consueto ad assistere alla gara che ha chiuso la prima giornata c’è stato il pubblico delle grandi occasioni, che si è poi riscaldato (il termometro segnava -10°) sotto al tendone del ristoro, che in queste manifestazioni funge da punto di ritrovo collettivo.
Gara tiratissima ed equilibrata fino alla fine quella della velocità femminile, anche in questo caso con le atlete russe grandi protagoniste. Arrivate in Val di Daone in gran numero (nella gara speed rappresentavano più della metà delle iscritte), le ragazze dell’est hanno monopolizzato quarti, semifinali e finali, confermando una volta di più la bontà della scuola di arrampicata dell’est.
Ad aggiudicarsi la competizione, che si è disputata verso l’ora di pranzo ai -7° di Pracul, trasmessa in diretta su Rai Sport+, è stata Viktoria Shabalina, pettorale numero 6, che già nella fase eliminatoria e nelle semifinali era apparsa la più agile, staccando tempi attorno ai 12”, nel coprire la distanza di 15 metri della parete verticale ghiacciata, inavvicinabili per le avversarie.
La finale, che ha assegnato il 3° “Trofeo Cassa Rurale Adamello - Brenta”, tra la Shabalina (tempo totale 24”02) e la connazionale Nadezda Shubina (23”33) è risultata molto tirata e combattutissima in entrambe le manche, con le due atlete che alla fine si sono trovate distanziate di solo 69 centesimi di secondo.
Nelle semifinali la Shubina aveva battuto l’altra russa Ludmilla Badalyan, mentre la vincitrice Shabalina già dalle eliminatorie aveva imposto alla gara un ritmo difficilmente sostenibile dalle avversarie, staccando nettamente nella prima semifinale la bulgara Radka Petkova, unica atleta non russa giunta fra le prime quattro. Nella finale valida per il terzo e quarto posto, infine, la Badalyan ha dovuto cedere il passo alla stessa Petkova, mancando un appiglio a tre quarti di percorso.