Simoncelli pronto per i due giganti di Kranjska
Per Davide Simoncelli le Olimpiadi sono ancora lontane. Venerdì e sabato ci sono due slalom gigante a Kranjska Gora (uno è il recupero di quello di Adelboden che è stato sospeso dopo la prima manche che lo vedeva in testa con il miglior tempo) e ci sono in palio punti preziosi per la Coppa del Mondo. «Sto sciando bene – racconta il poliziotto roveretano – e anche i test cronometrici sulla pista Alloch hanno dato degli ottimi segnali. Siamo in partenza per la Slovenia dove sono in programma due gare che mettono in palio punti importanti per la Coppa del Mondo di specialità. Per il momento sono sesto, non si sa mai».
E alle Olimpiadi? «Parteciparvi è sempre un grande onore. Spero di riuscire ad ottenere anche un risultato importante. Dopo aver toccato il fondo lo scorso anno, quest’anno finalmente ho risolto i problemi fisici alla schiena, ho ritrovato la condizione e il morale. Mi è tornata la voglia di sorridere e stanno arrivando anche i risultati».
Quale il segreto della ritrovata verve? «Il lavoro effettuato questa estate con la commissione medica è stato fantastico e mi ha permesso di presentarmi al via della nuova stagione rigenerato».
Una pista, quella olimpica, che non è proprio fra le più ripide… «Dipenderò molto da come sarà preparata. Io prediligo tracciati ghiacciati e impegnativi, quello di Whistler in fatto di pendenza non ha percentuali rilevanti, ma nelle preolimpiche erano andato discretamente bene con un undicesimo posto».
Soddisfatto del lavoro svolto in Val di Fassa anche il tecnico dei gigantisti Matteo Guadagnini: «A Torino – spiega il tecnico fiemmese – c’erano grandi aspettative dai gigantisti, ma andò male. A Vancouver arriviamo con un gruppo veramente forte, che ha ritrovato la condizione e soprattutto una maturazione tecnica e psicologica che potrebbe, me lo auguro di cuore, essere determinante ai fini del risultato».
I primi a partire saranno gli uomini jet, che prenderanno l’aereo per il Canada domenica sera. Dopo il podio di Kitzbuehl ci sono tante aspettative su Werner Heel, che non si nasconde: «Ancora un giorno di allenamento al Lusia e poi prepariamo le valige. Io sto bene e sono pronto a giocarmi le mie carte». Chi la sfida l’ha già vinta è invece Peter Fill: «Pensare di andare alle Olimpiadi dopo l’infortunio di quest’autunno era impensabile. Invece ci sono riuscito grazie a tanto lavoro. Per me è già una vittoria essere fra i convocati e cercherò di dare il massimo. Le gare olimpiche in passato hanno dimostrato che nulla è scontato». Patrick Staudacher invece confida di recuperare la condizione con gli ultimi allenamenti: «Ero partito forte nelle prime gare, non riuscendo poi ad esprimermi più ad alti livelli. Nei giorni che mancano alle giornate olimpiche lavorerò per affinare la condizione».
Assente Denise Karbon per un attacco influenzale ci pensa la badiota Manuela Moelgg a caricare la squadra femminile: «Siamo un squadra forte, magari non sempre costante in questa stagione con qualche alto e basso. Conterà arrivare in gara con la concentrazione giusta, questo farà la differenza».