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Biathlon

Giacomel ancora a podio con la staffetta nello Utah

Tommaso Giacomel (Pentaphoto)
Tommaso Giacomel (Pentaphoto)

Tommaso Giacomel sale un’altra volta sul podio in Coppa del Mondo di biathlon ed ancora una volta in staffetta, con l’Italia che ci riesce per la terza volta in questa stagione. Dopo i due terzi posti di Oberhof e Ruhpolding ecco le nevi olimpiche di Soldier Hollow salutare il ritorno del quartetto azzurro sul secondo gradino del podio dopo sei anni.
Non poteva iniziare meglio la tappa statunitense dello Utah, con il quartetto formato da Patrick Braunhofer, Tommaso Giacomel, Didier Bionaz e Lukas Hofer capace di completare la gara utilizzando solo 8 ricariche per vincere il duello per il secondo posto con la Germania (Strelow/Kühn/Doll/Nawrath) alle spalle della Norvegia (Lægreid/T. Bø/J. Bø/ Christiansen), riportata in quota dai fratelli Bø dopo la partenza in salita per i tre giri di penalità beccati da Lægreid.
In chiusura di terza frazione, Johannes Bø ha potuto lanciare in testa Christiansen che ha così confermato la Norvegia sul gradino più alto del podio con il tempo complessivo di 1h13’12”3 (3+5): alle sue spalle Hofer è generoso nell’attaccare tre volte nel giro finale, per resistere infine al tentativo di sorpasso di Nawrath sul rettilineo d’arrivo.
Italia (0+8) seconda dunque a 26”5 con la Germania (0+8) terza a 27”3; quarto posto per i padroni di casa degli Stati Uniti che hanno a lungo potuto sognare il podio fino.
Di alto profilo la gara degli azzurri: Braunhofer – primo podio in carriera per l’altoatesino – al lancio è solido e mentre Lægreid e Brandt mettono a rischio i risultati scandinavi, si presenta in zona cambio in sesta piazza con una sola ricarica utilizzata. Giacomel interpreta quindi al meglio la propria frazione, utilizzando a sua volta una sola ricaricha e a metà gara è davanti a tutti con 31”2 di vantaggio su Ucraina e la rimontante Norvegia. Il protagonista del terzo atto è Johannes Bø che chiude il gap con Bionaz nel secondo giro per poi andarsene in uscita dal secondo poligono, quando al valdostano mancano un po’ le gambe. Bionaz è però bravo ad evitare i giri di penalità per lanciare Hofer nella scia di Germania e Stati Uniti. L’esperienza del pusterese è fondamentale a quel punto per gestire al meglio la situazione e con una ricarica per poligono mette prima al sicuro il podio per poi andare a piazzare la zampata da secondo posto.

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